La narcolessia è un disturbo del sistema nervoso centrale che comporta una eccessiva sonnolenza diurna, difficilmente contrastabile per il paziente. Gli attacchi di sonno infatti sono incoercibili e si manifestano all’improvviso nel corso della giornata.

A causa di questa patologia neurologica, il cervello non è in grado di regolare il ritmo sonno-veglia, con tutte le conseguenze che questo comporta a livello lavorativo, sociale  e psicologico della persona narcolettica.

Vediamo quali sono i possibili rimedi per la narcolessia e come imparare quindi a conviverci.

Narcolessia, sintomi e cura

Un ottimo sito di riferimento per chi soffre di narcolessia è https://www.narcolessia.blog/.

Grazie al blog è possibile trovare informazioni utili per convivere con la propria patologia. I sintomi più frequenti della narcolessia sono:

  • sonnolenza diurna eccessiva, che porta il paziente a dover dormire ogni due ore circa
  • cataplessia ovvero un indebolimento generale dei muscoli, in seguito a una forte emozione, che porta il narcolettico anche allo svenimento o comunque a cadere a terra perché perde le forze
  • allucinazioni, dovute al fatto che il paziente affetto da narcolessia sogna realmente ad occhi aperti, comunque continuando a interagire con la realtà
  • paralisi, che si manifesta nel sonno. Sia nel moemnto in cui si addormenta o subito al risveglio, il corpo del narcolettico è paralizzato e lui nè è perfettamente cosciente

Quali sono i rimedi più efficaci per contrastare la narcolessia?

Non esiste un farmaco specifico, le terapie attualmente utilizzate però migliorano la qualità della vita del narcolettico. In generale il consiglio è di essere molto regolari nel proprio ritmo giornaliero, dormire 8 ore a notte sempre con gli stessi orari, programmare riposini diurni al massimo di 15 minuti ciascuno.

Si consiglia ovviamente di rivolgersi a un medico per una consulenza personalizzata, prima di assumere stimolanti per il sistema nervoso centrale. Gli effetti collaterali sono ad ogni modo presenti.

 

 

Narcolessia, cosa è e come conviverci